Lavorare in Italia

Molti studenti italiani svolgono delle attività lavorative a tempo parziale per contribuire al proprio mantenimento durante gli studi.

Tutti gli altri studenti che provengono da Paesi non appartenenti all’Unione (cittadini non-UE) devono richiedere il permesso di lavoro che è piuttosto difficile da ottenere.

Tra l’altro, il datore di lavoro deve presentare una lettera di assunzione alla Questura italiana competente per territorio, ma le procedure burocratiche spesso allungano i tempi; inoltre il particolare visto di ingresso di cui si è in possesso potrebbe comunque non permettere di lavorare in Italia.